Osteopatia per Cervicale
L’Osteopatia per Cervicale in questi ultimi anni si sta dimostrando tra le più utili ed efficaci per risolvere le cause della cervicalgia, perché fonda la sua efficacia sulla ricerca della causa del dolore, non limitandosi alla risoluzione dei soli sintomi.
L’approccio osteopatico valuta il problema nella sua globalità, analizzando le varie strutture coinvolte nel disturbo: vertebre, articolazioni, legamenti, muscoli e nervi, mettendole in relazione tra loro per capirne l’origine.
La cervicalgia, o dolore cervicale, è uno dei problemi più diffusi, causa di molteplici sintomi che alterano la quotidianità di chi convive con il dolore: torcicollo, dolore che irradia alle braccia, nausea, vertigini, giramenti di testa, ronzii alle orecchie, problemi all’udito.
Perché fa male la cervicale?
Prima di giungere a una qualsiasi conclusione, l’osteopata deve avere un quadro chiaro e completo delle cause effettive che hanno causato la cervicalgia. Ecco perché si parte sempre da una prima visita osteopatica.
Nella maggior parte dei casi, all’origine del dolore e dell’infiammazione c’è una eccessiva sollecitazione nella nostra postura in piedi del tratto di rachide cervicale e dei muscoli del collo, che più facilmente possono andare incontro al sovraccarico fino a sviluppare l’infiammazione.
In ogni caso dobbiamo anche distinguere tra 3 diversi tipi di cervicalgia:
- Cervicalgia vera e propria che colpisce la regione cervicale (collo, nuca, parte alta schiena) e la cui causa è una contrattura e/o di infiammazione muscolare
- Sindrome cervico-cefalica: dolore al collo e alle spalle
- Sindrome cervico-brachiale: in questo caso si avverte dolorabilità alla nuca e al braccio e, talvolta, anche alla mano.
Le cause del dolore al collo
Il dolore al collo può dipendere da problemi discali, artrosici, stomatognatici, vestibolari, visivi, posture sbagliate e mantenute a lungo, stress psicologico, trauma nella zona cervicale.
In sintesi:
- postura scorretta per tante ore, sia di giorno sia di notte (squilibri posturali legati a occhi, bocca e piedi, squilibri posturali legati ai visceri)
- artrosi cervicale
- sedentarietà
- sforzi eccessivi
- la posizione mentre si dorme
- stati emotivi / stress
- problemi di masticazione
- protrusioni, discopatie, ernie
- eventi traumatici acuti occasionali (es: colpo di frusta o un incidente sportivo, sforzi dovuti ad alcuni tipi di sport).
La presenza di fattori predisponenti come cifosi dorsale, iperlordosi lombare ecc., può aumentare la probabilità di sviluppare cervicalgia a causa della meccanica e dinamica scorrette imposte da queste condizioni.
I sintomi di infiammazione del tratto cervicale

- Il dolore si avverte a riposo e durante i movimenti
- la rigidità dei movimenti aumenta durante il riposo e l’immobilità notturna (con grande fatica al mattino)
- la pesantezza della testa quando i muscoli della cervicale sono in difficoltà
- i trapezi contratti
- vertigini e sbandamenti dovuti alla forte contrattura muscolare che crea disturbi alla microcircolazione
- disturbi della vista in virtù dello stretto legame tra i muscoli dell’occhio e i muscoli cervicali.
Uno dei disturbi più frequenti e fastidiosi associati al dolore cervicale è la cefalea, comunemente chiamata “mal di testa”. Il mal di testa può compromettere in molti modi la qualità della vita sociale e professionale, soprattutto quando diventa malattia.
Come può aiutarti l’Osteopatia per Cervicale


Il trattamento osteopatico ha l’obiettivo di ridurre l’entità dell’infiammazione e del dolore, lavorando sulle strutture coinvolte nello squilibrio con diverse tecniche manuali che l’osteopata sceglie in relazione alla natura del problema; di restituire la mobilità articolare; migliorare la postura e ridurre lo stress psicofisico.
Le tecniche usate sono varie: dalla manipolazione delle articolazioni al rilascio/allungamento muscolare, fino alle tecniche più delicate di tipo fasciale o di tipo cranio-sacrale.
Tutte hanno in comune lo scopo di eliminare restrizioni e tensioni che limitano le naturali capacità del corpo di mantenersi in salute.
L’osteopatia per cervicale si serve anche di specifici esercizi di allungamento e stretching (guarda il video con i 6 esercizi per la cervicale):
- per diminuire lo stato di tensione e di contrattura dei muscoli cervicali
- per tonificare e rafforzare gli altri muscoli deboli che supportano la cervicale (trapezio inferiore, muscoli della cuffia dei rotatori, romboidi).
I Benefici dell’Osteopatia per Cervicale
- funzione vascolare, apporto arterioso e drenaggio venoso del cranio e di tutti gli organi presenti nel collo
- funzione nervosa, innervazione delle spalle e tutti gli arti superiori
- funzione vegetativa, regolazione della funzione di occhi, fosse nasali, orecchie, e parte di funzioni cardio-polmonari e digestive
- funzione posturale, legata alla funzione della deglutizione, della fonazione e quindi anche della articolazione della mandibola.

Il Colpo di Frusta
Il colpo di frusta, un brusco movimento del collo in qualsiasi direzione dello spazio, si manifesta quando si subisce un urto antero-posteriore o laterale o in torsione, con conseguente cervicalgia (dolore al collo).
Il colpo di frusta è un trauma muscolo scheletrico diretto che va corretto quanto prima per la sua invasività a distanza, sia distrettuale sia temporale.
È ormai affermato da molti clinici, infatti, che dal colpo di frusta derivano numerosi danni miofasciali e legamentosi.
Anche se il segmento più colpito è la zona cervicale, quasi sempre le problematiche si manifestano anche a distanza specialmente sulla zona lombare o sul bacino.

Respirazione Diaframmatica e Cervicalgia
Il diaframma è il principale muscolo respiratorio, ma la sua funzione va ben oltre perché contribuisce al controllo dell’emodinamica generale dell’organismo, in particolare dell’addome, del piccolo bacino e degli arti inferiori.
Pertanto nei trattamenti manuali osteopatici si dà grande importanza alla rieducazione della respirazione diaframmatica e, in generale, alla rieducazione del diaframma.
Ciò detto, anche la cervicalgia può essere causata dal diaframma.
Come premesso, il diaframma ha la funzione principale di farci respirare bene.
Il problema è che la maggior parte delle persone non usa la respirazione diaframmatica, ma quella toracica che sfrutta i muscoli accessori della respirazione (piccolo pettorale, scaleni, succlavi, trapezi).
Questo tipo di inspirazione/espirazione andrebbe utilizzata solo nei casi di aumentato fabbisogno dell’ossigeno per l’organismo (es: durante l’attività fisica ecc..).
Se si utilizza costantemente, si vanno a sovraccaricare i muscoli accessori della respirazione, con una conseguente rigidità dello stretto toracico superiore e, quindi, della cervicale.

Diaframma “bloccato”

Per diaframma bloccato si intende la tendenza a utilizzarlo non correttamente (senza rendercene conto).
In Osteopatia si inquadra il diaframma bloccato in due situazioni:
- diaframma contratto in inspirazione / disfunzione in inspirazione bassa, gabbia toracica aperta e gonfia con una riduzione dell’escursione espiratoria (si ha difficoltà a buttare fuori tanta aria).
Possibili cause: ptosi viscerale che trazione verso il basso il diaframma, esiti di gravidanza o parto, ipotonia del perineo - disfunzione in inspirazione alta / torace chiuso con una ridotta escursione inspiratoria (difficoltà a prendere bene l’aria).
Possibili cause: ernia iatale, epatomegalia, iperpressione addominale, ipertonia degli addominali nello sportivo.
Sintomi di una disfunzione diaframmatica
Fate caso ai sintomi principali diretti e riflessi che sopraggiungono in caso di disfunzione diaframmatica:
- difficoltà a “gonfiare la pancia”
- difficoltà a fare respiri profondi
- dolore dorso-lombare
- lombalgie
- dolori intercostali
- dolori interscapolari
- dolori riferiti cervicali per lavoro eccessivo dei muscoli accessori della respirazione (gli scaleni)
- collo “legnoso” con minore libertà nelle rotazioni e inclinazioni laterali
- gambe pesanti, gonfie, parestesie, edemi
- stasi a livello dell’addome e piccolo bacino
- gonfiore gastrico
- senso di ansietà
- cefalea congestizia per deficit di drenaggio venoso o di apporto arterioso
- cefalea da tensione meccanica delle”fasce”di tessuto connettivo che collegano il diaframma alla base del cranio (tubercolo faringeo)
- tosse, bradicardia, tachicardia.
Le cause del diaframma “bloccato”

Stress nervoso
La respirazione diaframmatica è una respirazione “di pancia”, lenta e profonda, ma il diaframma è il muscolo più emotivo di tutti che risente degli stati di ansia e stress, insieme alla parte superiore del corpo, spalle, collo, nuca (che si irrigidiscono).
Questo succede perché quando si provano queste emozioni, la respirazione diventa disfunzionale diventando veloce e superficiale.
Quando la respirazione sfugge al controllo, proviamo quei sintomi che aumentano di intensità: la respirazione diventa sempre più “alta” e più frequente, tipica della mancanza d’aria.
Cause legate alla bocca (mandibola, lingua, deglutizione)
La bocca contiene labbra e lingua per masticare, deglutire, parlare e respirare.
Se la bocca non svolge correttamente le sue funzioni, in particolare la respirazione nasale, il diaframma ne risentirà modificando la sua postura.
Cause legate allo stomaco e alla digestione
Il diaframma è a stretto contatto con visceri quali fegato, stomaco, gli angoli del colon destro e sinistro.
A volte lo stomaco può causare una condizione di persistente contrattura del diaframma a causa della cattiva alimentazione e dello stress nervoso che lo possono irritare, portandolo a creare una contrattura del diaframma.
Per il principio osteopatico, secondo cui la funzione governa la struttura come anche al contrario la struttura governa la funzione, se il diaframma (struttura muscolare) è eccessivamente contratto, la funzionalità dello stomaco ne risentirà negativamente, in quanto avrà una costante “pressione” che gli impedisce di espandersi correttamente.
Cause “meccaniche posturali”: sedentarietà, postura spalle in avanti e cervicale
A causa del tempo che trascorriamo davanti al computer, torace e diaframma tendono a restare in una condizione di chiusura per ore, proiettando le spalle in avanti.
In questa posizione utilizzeremo poco la respirazione diaframmatica preferendo la respirazione “alta”, superficiale e frequente.
A livello “meccanico”, questo si traduce in un maggior utilizzo dei muscoli inspiratori del collo che alla lunga porta a una rigidità muscolare cronica.

Osteopatia per Diaframma Bloccato
In Osteopatia possiamo risolvere il problema del diaframma bloccato lavorando con esercizi specifici per i muscoli che fanno parte della catena anteriore, ma nello stesso tempo esercizi globali, ovvero posture che interessano tutti i muscoli.
Prima di stabilire un programma, tuttavia, è necessaria una prima visita osteopatica durante la quale eseguire un esame obiettivo, una valutazione statica e dinamica del paziente, l’anamnesi completa.
Prenota la visita osteopatica con la Dottoressa Simonetta Alibrandi
