La discopatia degenerativa L5-S1 è una patologia che interessa la colonna vertebrale ed in particolare quella struttura a forma di “disco”che si interpone tra un corpo vertebrale e l’altro , ovvero il disco intervertebrale.

La discopatia L5-S1 indica la degenerazione del disco tra la quinta vertebra lombare (L5) e la prima vertebra sacrale (S1). Il disco intervertebrale è un cuscinetto gelatinoso, una sorta di ammortizzatore, che connette due vertebre adiacenti e ne permette il movimento.
In questo articolo vi spiegherò nel dettaglio che cosa sia la Discopatia L4-L5/ L5-S1. Questo video aiuterà la comprensione.
Come si manifesta la protrusione o ernia L4-L5 e L5-S1?
Di solito si manifesta con un mal di schiena che si ha da tanto tempo, che và e che viene, e che è qualcosa di più che un semplice malessere passeggero : sarà cura del medico prescrivere una lastra (e/o una risonanza).
Il risultato del nostro referto potrebbe essere questo: discopatia tra la quarta e la quinta vertebra lombare (L4-L5) e/o tra la quinta lombare e la prima sacrale (L5-S1).
Potrebbero essere indicati anche questi altri termini:
- bulging discale
- protrusione (focale o ad ampio raggio)
- riduzione degli spazi intersomatici
- discopatia degenerativa
In questo articolo voglio chiarire perchè la diagnosi di discopatia non è un mal di schiena assicurato, e vedremo tutto ciò che si può fare per migliorare il problema in maniera semplice ed efficace.
La discopatia è degenerativa, lo dice la parola stessa, quindi significa solo che non è nata con un trauma, o meglio una serie di cause l’hanno generata.
Discopatia L5-S1: il disco intervertebrale
Per comprendere bene di cosa parliamo quando ci riferiamo alla Discopatia L5-S1, andiamo a vedere da vicino cosa è e come è fatto il disco intervertebrale. Partiamo osservando che esso è composto da due parti:
- Un anello rigido
- Una parte morbida, nucleo polposo, molto ricca di acqua


Quando usiamo il termine Discopatia, e quindi entriamo nella sfera della vera e propria patologia, si intende nello specifico qualsiasi affezione del disco intervertebrale che ne causi una qualunque alterazione.
Il disco intervertebrale, come ogni struttura articolare e legamentosa del nostro corpo, va incontro ad un’ usura fisiologica. Una delle prime situazioni che si possono verificare è la disidratazione del nucleo polposo, che come conseguenza, può comportare una perdita di elasticità. Questa carenza di meccanicità del disco può causare protrusioni o ernie come abbiamo visto nel video precedente.
Nell’immagine qui sotto , si può vedere alcuni esempi di tipici problemi che possono essere riscontrati ai dischi intervertebrali.

Discopatia degenerativa L5-S1: protrusione ed ernia
Abbiamo detto che il disco tra la quarta e quinta vertebra lombare (L4-L5) e quello tra la quinta lombare e la prima sacrale (L5-S1) sono frequentemente sede di degenerazione.
La protrusione è quel termine che si utilizza quando ci si riferisce allo “spanciamento” del disco, che nella grande maggioranza dei casi non ha una rilevanza clinica.

Si parla di ernia quando l’anello esterno si fissura ed esce un pezzo di questo nucleo polposo, il quale può andare in varie direzioni. Se va a intaccare le strutture del canale vertebrale, può produrre diversi sintomi dolorosi. È bene chiarire, comunque, che l’ernia in sé non produce dolore.

Vediamo come si produce un’ernia del disco.
È più probabile che esso derivi dalla minore meccanicità del disco. Così come non è detto che la protrusione diventi ernia.
Nella maggior parte dei casi, una discopatia decorre in modo asintomatico. I dischi tendono a degenerarsi nel tempo e quindi, molto spesso, la loro usura non produce alcun dolore, come dimostrato in alcuni studi riportati più avanti. Quando però il nucleo polposo va a intaccare le radici nervose, può provocare dolore, il classico mal di schiena. Se l’ernia si calcifica e provoca pressione sulle radici nervose, può però comportare un dolore sciatico cronico (lombosciatalgia).
Discopatie multiple, discopatia L4-L5:quali sono le cause?

Come descritto in precedenza, a causare la discopatia L4-L5 è l’usura del disco che dipende dal progredire dell’età dell’individuo. Ne deriva che la discopatia L5-S1 può essere considerata un semplice invecchiamento.
I dischi si degenerano un pò a tutti: quando questo processo avviene lentamente, le strutture si adattano di mano in mano e questo potrebbe dare un mal di schiena oppure come vedremo più avanti potremmo anche non avere nessun sintomo.
Tuttavia, su alcuni pazienti questo fenomeno può verificarsi anche in giovane età.
Le cause della discopatia degenerativa possono essere svariate, ecco le principali:
- Eccessivo peso corporeo, con conseguente maggiore sollecitazione dei dischi intervertebrali.
- Attività lavorative troppo usuranti.
- Vita eccessivamente sedentaria.
- Dieta poco equilibrata, povera di frutta e verdura che favoriscono l’idratazione.
- Uso eccessivo di alcolici e fumo (il fumo disidrata i dischi).
- Attività sportive agonistiche protratte nel tempo che comportino eccessivi carichi e torsioni sulla colonna.
- Fattori costituzionali (l’anello discale con particolare fragilità intrinseca, o alcune malattie reumatiche tipo l’artrite reumatoide).
- Vizi posturali con muscoli che lavorano male ,poco efficienti e contratti.
Discopatia Lombare: i Sintomi
Il principale sintomo della discopatia lombare è il dolore alla schiena.
Il progredire della discopatia genera un dolore continuo che può limitare lo stile di vita e l’attività lavorativa del soggetto affetto…ma come vedremo nel capitolo successivo potremmo anche dire che soggetti con protrusioni o ernie evidenziate con risonanza magnetica,non hanno dolore!
Lateralmente al disco troviamo le radici nervose che, una volta danneggiato il disco, possono essere a loro volta irritate e così provocare una sintomatologia dolorosa.
A livello di L5-S1 possiamo dunque avere la cosiddetta lombosciatalgia ( ne interessa la gamba fino al piede), oppure solo un mal di schiena.

Questa condizione esordisce in maniera acuta, ma successivamente si andrà incontro a una cronicità, con mal di schiena più o meno frequenti e dolori più o meno intensi. Molto spesso parliamo quindi di una condizione cronica che tende ad accompagnarci per molto tempo, in maniera costante o saltuaria.
Quali esami fare per diagnosticare la Discopatia degenerativa L5-S1 e L4-L5?
Per diagnosticare la discopatia L5-S1 e L4-L5, è possibile fare il percorso che consiste :

- prima in una radiografia o lastra RX ,nella quale si indaga se c’è una riduzione degli spazi tra le vertebre che ci fa’ pensare ad uno schiacciamento del disco e
- poi alla luce di una riduzione degli spazi si puo’ approfondire con una risonanza magnetica.
Quindi l’esame elettivo per diagnosticare con precisione una Discopatia è la Risonanza Magnetica perché evidenzia le parti molli e acquose della colonna vertebrale come i dischi, legamenti nervi e midollo spinale mentre l’RX evidenzia l’osso ed è più appropriata per la diagnosi di artrosi.
Una volta fatta la diagnosi precisa, si comincia a trattare il problema, tenendo sempre presente però che il disco non guarisce e non si reidrata, e che in caso di protrusione non esiste un recupero completo e che un eventuale ernia non può rientrare ma si può asciugare.
Ma la discopatia degenerativa lombare ce l’hanno tutti?…anche chi non ha sintomi?

Come dicevo prima, vari studi scientifici hanno dimostrato che facendo risonanze a persone SENZA mal di schiena, si possono notare le stesse degenerazioni dei dischi intervertebrali che si notano in chi ha dolore cronico.
Potete consultare il link di alcuni altricoli pubblicati su PubMed:
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/11568190/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/2312537/
Quindi non c’è da preoccuparsi perché la discopatia L5-S1 o L4-L5 è quasi la normalità.. ce l’hanno tutti!
Nello studio in cui si sono esaminato con Risonanza Magnetica 67 soggetti senza sintomi di mal di schiena , si è visto che circa un terzo dei soggetti ha avuto un’anomalia sostanziale del disco e della colonna. Di coloro che avevano meno di sessant’anni, il 20% aveva un nucleo erniato e uno aveva stenosi spinale. Nel gruppo che aveva sessant’anni o più, i risultati erano anomali su circa il 57% delle scansioni: il 36% dei soggetti aveva un nucleo pulposo erniato e il 21% aveva stenosi spinale.
Sei è visto inoltre che c’è stata degenerazione o rigonfiamento di un disco ad almeno un livello lombare nel 35 % dei soggetti tra i venti e i trentanove anni e in tutti i soggetti, tranne uno, tra i sessanta-ottant’anni.
Alla luce di questi risultati in soggetti asintomatici ,quindi senza mal di schiena, si può concludere che le anomalie sulle immagini a risonanza magnetica devono essere strettamente correlate con l’età e con eventuali segni e sintomi clinici prima di contemplare il trattamento operativo.
Meglio parlare di sintomi del “mal di schiena”
Quindi se abbiamo detto non tutti i soggetti che riportano problemi discali hanno sintomi , non si può parlare di veri e propri “sintomi della discopatia”, ma di sintomi da mal di schiena lombare.
Quali sono le sedi di dolore?

- al centro della colonna a barra
- in fondo, lateralmente sulla zona lombare
- nella zona dei glutei
- a livello dei muscoli paravertebrali
Chi sono i responsabili del dolore?
I responsabili di questi dolori possono essere :
- i muscoli contratti ,
- le articolazioni intervertebrali,
- i nervi che fuoriescono dai fori di coniugazione interposti tra le vertebre, che se vengono compressi danno dolore , parestesia, torpore, formicolio, fino alla perdita di forza in una determinata area di loro competenza(metamero).
I rimedi efficaci alla lombalgia e mal di schiena
Ma come possiamo risolvere questa sintomatologia?
Sicuramente il “danno” che è stato fatto…rimarrà , e se non ci troviamo in uno stato acuto da far valutare dal nostro ortopedico, possiamo utilizzare 3 strumenti importanti per migliorare la discopatia degenerativa e contrastare l’invecchiamento , l’ usura fisiologica dei dischi e di tutte le strutture della colonna vertebrale:
- l’ Osteopatia
- l’Esercizio Fisico specifico e generale
- il miglioramento della Postura

Il mio metodo Total Body Postural Adjustment racchiude questi tre elementi, puoi leggere più’ nel dettaglio come affronto il mal di schiena o qualsiasi altra problematica della colonna vertebrale.
PREVENIRE e RALLENTARE questi stati degenerativi è la formula vincente per il benessere del nostro corpo. Ovviamente bisogna lavorare su più fronti e quindi rimodellare il nostro stile di vita che sicuramente deve essere più attivo (dieta, esercizio fisico, posture lavorative idonee, qualità del sonno, ecc.).
La prevenzione per il mal di schiena con l’equilibrio muscolare
Un ottimo equilibrio muscolare è ciò che può garantire di non avere dolore anche in presenza di problematiche importanti ai dischi: tra poco vedremo come raggiungere questo equilibrio con esercizi efficaci specifici.
Quali esercizi fare per risolvere la discopatia lombare?
Oramai dovrebbe essere chiaro che non serve “risolvere la discopatia“, ma serve “migliorare lo stato dei muscoli“.
Gli esercizi che consiglio sono:
- esercizi sono di mobilità, in quanto spesso le nostre strutture vertebrali presentano eccesso di rigidità
- esercizi di allungamento muscolare (stretching) perchè spesso i nostri muscoli si presentano eccessivamente tesi e contratti
- esercizi di rinforzo, perché’ la debolezza muscolare e’ un elemento sempre costante in tutte le problematiche di schiena.
Più in generale si dovrà’ agire su due catene muscolari importanti che percorrono la colonna vertebrale:
- la catena muscolare antigravitaria o posteriore (paravertebrali, glutei, quadricipiti)
- la catena muscolare anteriore (diaframma e psoas)
In sequenza vedremo questi esercizi.
#esercizio 1 gatto-mucca
#esercizio 2 rotazioni ginocchia
#esercizio 3 stretching laterale
#esercizio 4 stretching psoas
#esercizio 5 bird dog (superman)
#esercizio 6 dead bugs
Ecco il video che comprende i 6 esercizi per il mal di schiena.
Come eseguire il programma di esercizi
Questa sequenza di esercizi può essere un modello da eseguire per chi non ha situazioni acute di lombalgia , quindi per tutte le lombalgie croniche, e come prevenzione per avere una schiena tonica e flessibile, previo consulto del proprio medico.
La routine come ho detto è organizzata con esercizi di mobilità articolare , stretching e tonificazione-rinforzo dei muscoli che concorrono all’equilibrio della colonna vertebrale.
Eseguire fino a 20 ripetizioni di ogni esercizio e per gli esercizi di stretching mantenere la posizione per 20-30 secondi per lato, se possibile tutti i giorni.
Questi esercizi fanno parte del mio metodo di lavoro, il Total Body Postural Adjustment per la cura ed il benessere del corpo.

Prenota una visita per controllare la tua postura ed riequilibrare il corpo.
Ciao, sono Simonetta Alibrandi , Osteopata , Posturologa e personal trainer, responsabile del sito. Scopri chi sono..